Sempre più persone necessitano di finanziamenti e prestiti personali per poter vivere dignitosamente. In un momento in cui, però, i prestiti ai pensionati privati e ai dipendenti, risultano, sempre più, ristretti ad un cerchia “privilegiata” di persone, è necessario intravedere nuove opportunità di credito per garantirsi nuova liquidità e in tempi ristretti.

 

La formula della cessione del quinto stipendio o del quinto pensione sembra venire incontro, almeno in questo senso, alle esigenze delle persone, siano essi dipendenti o pensionati, potendo prevedere nuovo credito a condizioni quantomeno vantaggiose. E le rilevazioni fornite dalla Banca d’Italia confermano questa particolare tendenza: il tasso effettivo globale medio (TEGM) su una pratica di cessione del quinto si attesterebbe sull’11,92% per importi di credito al di sotto dei 5mila euro e sull’11,86% per cifre superiori. Tasso comunque agevolato se si considera che la richiesta di un prestito personale, invece, graverebbe sul richiedente con un tasso medio del 12,29%.

 

Nessuna meraviglia quindi se il numero di richieste di cessione del quinto realizza, nell’ultimo periodo, un incremento del 3% confermandosi tra le soluzioni di prestiti ai pensionati privati e dipendenti preferite. Tempi rapidi e tassi convenienti sono i principali vantaggi della formula di finanziamento, a cui, si aggiungono una serie di benefici ulteriori sintetizzabili con la sicurezza del tasso fisso e della rata costanteper tutta la durata del prestito o con la comodità del finanziamento con rimborso diretto in busta paga o pensione. Si perché una volta confermati i requisiti necessari di pratica ed ottenuto il finanziamento sarà il datore di lavoro stesso, o, nel caso di un pensionato, l’ente che gli eroga la pensione, a sottrarre direttamente il quinto per pagare le rate mensili dovute.

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